Magnifici tre: e altrettanti video per FCP (più uno)
Ci hanno raccontato l’ottima accoglienza del video da noi realizzato per la mostra Magnifici tre di Franco Cosimo Panini Editore, visibile al pubblico della Fiera del Libro di Francoforte.
Alla Biblioteca Medicea Laurenziana a Firenze la mostra chiude i battenti tra pochi giorni (il 20 ottobre), ed è l’ultima occasione per vedere riuniti i libri-gioiello donati da Lorenzo de’ Medici alle tre amate figlie.
I tre video in italiano, dedicati ai singoli libri, sono sul canale YouTube Magnifici Tre (qui), mentre di seguito potete vedere quello che li raccoglie tutti, in inglese:
Senza di loro, il lavoro non sarebbe esistito, non avrebbe avuto un’identità così leggera, ironica e al contempo ricercata…
Elisa De Benedetti (illustratrice): “All’inizio del lavoro avevo come riferimento le animazioni di Luzzati e alcuni video realizzati per la tv con i personaggi che si muovevano come marionette.
Lo stile scelto alla fine, con tutte le dovute differenze è figlio di entrambi: colori e tecnica di collage un po’ ‘imprecisa’, costruzione dei personaggi usando il volto reale (nel nostro caso dipinto) e creazione di un corpo sproporzionato.
Trattandosi di ritratti del 1500 le espressioni erano molto serie, i personaggi storici hanno tutta un’aura di intoccabilità, è stato molto divertente cercare di animarli, immaginarli prendere vita fuori dal quadro in situazioni non convenzionali.
Per accentuare l’aspetto comico ho cercato bocche quanto più in contrasto con l’aspetto iniziale del quadro, scomposte o ammiccanti.”
E i colori, la forma, nuove potenzialità? “Per i colori ho ricostruito gli abiti rimanendo il più possibile fedele ai colori del quadro” ci racconta Elisa, “ho giocato comunque: se il personaggio era vestito di verde ho usato carte che rappresentassero frasche o erba, se il vestito era rosso, un mazzo di fiori, o un tappeto che richiamasse gli stessi colori.
È stato molto divertente potersi immaginare Leonardo da Vinci in pose non convenzionali e vederlo poi assumere quell’espressione gongolante di chi sa di aver fatto un’opera incredibile.
Ricreare gli abiti mi ha fatto sentire anche un po’ modista.
Questo lavoro mi ha dato l’occasione di guardare la stessa cosa più e più volte e non vederla mai uguale.”
Piernicola Arena (videomaker): “Credo che il punto forte di questi filmati non siano tanto le tecnologie impiegate per l’animazione, quanto la perfetta collaborazione tra le varie persone che vi hanno partecipato, un soggetto stimolante, degli splendidi materiali e un costante dialogo d’equipe ti spronano a cercare di dare il meglio!
Dal punto di vista del montaggio, l’idea comune, sin dal primo concept, è sempre stata quella di dare un ritmo brillante ed ironico, cercando di raccontare gli avvenimenti storici in modo inusuale e divertente (questo spiega anche il perché delle citazioni telefilmiche o televisive, soprattutto nella presentazione dei personaggi).
Abbiamo allestito un set per poter riprendere i tre libri. L’idea era quella di coglierne l’eleganza e la bellezza, senza svelare troppo allo spettatore, in modo da lasciargli il gusto di poterli apprezzare completamente alla mostra a Firenze.”
Stefano Ascari (Art Director, sceneggiatura e storyboard): “Trattandosi di una sorta di animazione a passo uno (anche se realizzata in digitale) abbiamo lavorato sulla coerenza dei quadri statici quasi fossero composizioni finite.
Credo che in qualche modo siamo stati tutti influenzati dal lavoro (con le debite proporzioni) di Lele Luzzati che era illustratore, ancor prima che pionere dell’animazione.
Abbiamo avuto la fortuna di incastrarci alla perfezione: l’idea visiva è stata chiara a tutto il gruppo di lavoro da subito. I collage dei character, l’approccio materico agli sfondi e il ritmo dell’animazione, sottolineato dal ‘collage’ nelle musiche di Rossano Gentili… è stato uno dei rari casi in cui il progetto ‘si vede già’ ed è quasi solo da realizzare. Sottolineo il quasi.”
E Intersezione? “Il tratto distintivo che ci accompagna fin dalla nascita è quello di muoverci tra le discipline e i generi sulla base degli stimoli che ci vengono dal cliente. Ovviamente speriamo che questo tipo di animazione dal gusto un po’ antico e al tempo stesso moderna e dinamica sia la prima di una lunga serie, ma speriamo soprattutto di trovarci di fronte spesso a progetti così interessanti e a interlocutori così coraggiosi da permetterne la riuscita.”
Caterina Bonora
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